Recensione by Davide Palma // Sab. 05/04/2025

Life in Reterra – Ricostruire il futuro, un tassello alla volta
In un mondo in cui il passato è ormai solo un’eco lontana, Life in Reterra ci proietta in un futuro post-apocalittico in cui la resilienza e la creatività sono le chiavi per la sopravvivenza. Questo gioco da tavolo di (ri)costruzione ci sfida non solo a sopravvivere, ma a reimmaginare la civiltà, partendo da ciò che rimane.

Ambientazione e Tema
Il concept narrativo di Life in Reterra è coinvolgente e ben integrato nel gameplay. Il mondo è cambiato — forse a causa di una catastrofe climatica o tecnologica — e ora l’umanità si trova a dover ripartire dalle rovine, sfruttando tutto ciò che è recuperabile per costruire nuove comunità. Questo tema di rigenerazione si riflette efficacemente nei materiali di gioco e nelle meccaniche.

Componentistica e Setup
Il gioco mette a disposizione tre set di costruzioni a tema, ognuno composto da cinque carte edificio, ciascuna accompagnata da tessere corrispondenti. Questo dà varietà e rigiocabilità fin dalla prima partita, con la possibilità di usare set predefiniti o di crearne di personalizzati per esperienze su misura.

Ogni giocatore inizia con una tessera terra iniziale — una griglia 2×2 che rappresenta il terreno base della propria comunità. Queste tessere presentano diversi tipi di terreno (cinque in totale), oltre a possibili icone di equipaggiamento o reliquie. La costruzione del territorio personale si sviluppa progressivamente fino a un massimo di 4×4 tessere, per un totale di 16.

Meccaniche di Gioco
Il cuore del gioco è la gestione delle tessere e il posizionamento strategico. In ogni turno, i giocatori scelgono una tessera terreno dalla mano o dalla riserva comune visibile, e la aggiungono alla propria griglia. Il posizionamento non è banale: alcuni spazi contengono ingranaggi, e solo su questi è possibile piazzare abitanti o edifici.

Gli edifici sono uno degli elementi chiave di Life in Reterra: vanno posizionati in modo tale che ogni loro sezione sia supportata da un ingranaggio e che tutti questi ingranaggi si trovino su un tipo uniforme di terreno. Questo vincolo richiede pianificazione a lungo termine e attenzione a ogni piazzamento.

Una volta costruito un edificio, si sblocca un potere speciale utilizzabile in ogni turno. Queste abilità variano: si può guadagnare punti tramite le reliquie, interferire con i piani avversari distruggendo le loro reliquie, o potenziare la propria espansione grazie a nuove azioni e risorse. Questo sistema dà un senso di crescita graduale, ma significativa.

Interazione e Strategia
Sebbene la plancia di ciascun giocatore sia indipendente, l’interazione non manca: alcune abilità permettono di colpire gli avversari, creando un livello di conflitto leggero ma presente. Tuttavia, il gioco premia soprattutto la costruzione efficiente e la pianificazione spaziale.

Il punteggio finale è variegato e premia diversi approcci: si ottengono punti per blocchi di terreno omogeneo di almeno sette spazi, per edifici costruiti, per abitanti posizionati, per reliquie raccolte e per tessere speciali come le fonti di energia. Questa varietà incoraggia la diversificazione delle strategie e la rigiocabilità.

Conclusioni
Life in Reterra è un titolo profondo, visivamente evocativo e meccanicamente solido. Offre un equilibrio tra costruzione tattica, strategia a lungo termine e scelte significative a ogni turno. Il tema della rinascita in un mondo distrutto è trattato con coerenza, sia estetica che ludica.

Consigliato a:

Giocatori che amano i giochi di piazzamento tessere e costruzione di motori;

Chi cerca un titolo con un’ambientazione originale e ben integrata;

Gruppi che apprezzano la strategia senza eccessiva interazione diretta.

Punti di forza:

Elevata rigiocabilità grazie ai set personalizzabili;

Profondità strategica nella gestione degli edifici e del territorio;

Tematica post-apocalittica affascinante e ben realizzata.

Da considerare:

La curva di apprendimento iniziale può richiedere una partita per essere assimilata completamente;

L’interazione tra giocatori è presente, ma non predominante.

Life in Reterra ci ricorda che, anche dalle rovine, può nascere qualcosa di straordinario. E che la strategia giusta — come nella vita — spesso parte da dove meno te l’aspetti.